Sfumature di cittadinanza

 

Immagine di geralt, disponibile su pixabay.com

Immaginate una bimba di 10 anni di nome Aisha che vive a Torino da quando è nata. Aisha ama lo sport e in particolare ama il nuoto: è talmente brava da venir notata da una società agonistica a livello locale. La ragazza cresce e viene tesserata presso una federazione sportiva italiana (con la legge 20 gennaio 2016, n. 12 esiste la possibilità per i minori stranieri regolarmente residenti in Italia “almeno dal compimento del decimo anno di età“ di essere tesserati presso le federazioni sportive “con le stesse procedure previste per il tesseramento dei cittadini italiani”). Aisha, però, a 16 anni ha una brutta sorpresa: scopre che la legge che le ha permesso di iscriversi presso una federazione sportiva italiana non le permette di essere inserita nelle selezioni nazionali per le quali requisito indispensabile è la cittadinanza italiana.

La legge relativa alla cittadinanza è del 1992 e prevede una sola ed unica modalità di acquisizione basata sullo ius sanguinis (il cd. diritto di sangue). Ciò significa che un bambino nato su suolo italico è italiano solo se almeno uno dei genitori è cittadino italiano. Gli altri bambini nati in Italia, coloro che hanno genitori stranieri per intenderci, possono richiedere la cittadinanza solo dopo aver compiuto la maggiore età e solo se risulta che essi siano stati residenti legalmente e ininterrottamente in Italia.

Il 14 giugno 2017 il disegno di legge n. 2092 relativo al cd. ius soli è arrivato in Senato, dopo quasi due anni dall’approvazione alla Camera. Inutile dire dell’ampio clamore mediatico e delle ampie discussioni nate tra i partiti.

Ma quali sono le novità che vuole introdurre e perché il disegno di legge non riesce ad essere approvato?

Prima di tutto è importante sottolineare che non è completamente corretto parlare di ius soli: il termine più indicato è quello di ius soli “temperato”. Infatti, mentre lo ius soli prevede che chi nasce nel territorio di un certo Stato ottiene automaticamente la cittadinanza, quello che si vuol introdurre in Italia è “temperato” perché la cittadinanza non si ottiene automaticamente con la nascita, ma è subordinata alla presenza di alcuni requisiti.

Il disegno di legge

Il DDL S. 2092, con cui si intende modificare la legge 5 febbraio 1992, n. 91, prevede diverse novità:

  1. Nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza italiana per nascita: acquista la cittadinanza per nascita chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, uno dei quali deve essere in possesso del diritto di soggiorno permanente o del permesso di soggiorno di lungo periodo.
  2. Modifica all’ipotesi vigente di ius soli: attualmente lo straniero nato in Italia (che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età) diviene cittadino, se dichiara di voler acquistare la cittadinanza (art. 4, comma 2, legge n. 91 del 1992). Il termine previsto per la dichiarazione di volontà è di un anno, decorrente dal raggiungimento della maggiore età, mentre il ddl lo eleva a due anni.
  3. Nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza italiana a seguito di percorso formativo (ius culturae): il minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro i 12 anni di età, acquista di diritto la cittadinanza qualora abbia frequentato regolarmente un percorso formativo per almeno cinque anni nel territorio nazionale.
  4. Nuova fattispecie di naturalizzazione: lo straniero che abbia fatto ingresso nel territorio nazionale prima del compimento della maggiore età e legalmente residente da almeno sei anni, può richiedere la cittadinanza, a condizione che abbia frequentato regolarmente in Italia un ciclo scolastico, con il conseguimento del titolo conclusivo, presso gli istituti scolastici appartenenti al sistema nazionale di istruzione oppure un percorso di istruzione e formazione professionale, con il conseguimento di una qualifica professionale.
  5. Acquisto della cittadinanza da parte dei figli minori: attualmente i figli minori di un genitore che acquista la cittadinanza italiana, acquistano anch’essi la cittadinanza se conviventi col genitore. Il DDL elimina il requisito della convivenza.

Se venisse, quindi, approvato questo disegno di legge i minori stranieri potrebbero ottenere la cittadinanza attraverso tre modalità. La prima modalità (ius soli) prevede che i bambini nati in Italia da genitori stranieri potranno acquisire la cittadinanza italiana solo se almeno uno dei genitori è in possesso di un diritto di soggiorno permanente oppure (se già cittadino dell’Unione Europea) titolare di un permesso di soggiorno a lungo periodo. Lo ius culturae, invece, prevede che i minori giunti sul suolo italiano prima del compimento del dodicesimo anno di età potranno acquisire la cittadinanza italiana a condizione che dimostrino di aver frequentato corsi di formazione della durata di cinque anni oppure un corso professionale di durata triennale. Infine, la terza e ultima modalità prevede che se i genitori acquistano la cittadinanza italiana, automaticamente questa sarà acquisita anche dai loro figli minori, indipendentemente dal fatto che siano conviventi o meno.

E nel resto del mondo?

È necessario sottolineare il fatto che soltanto negli Stati Uniti si può parlare dello ius soli cd. “puro” poiché chi nasce sul territorio americano, anche da genitori stranieri senza cittadinanza, acquisisce automaticamente la cittadinanza americana.

Viceversa nei 27 Paesi dell’Unione Europea non si hanno regole uniformi in merito ai requisiti di acquisizione della cittadinanza. Per esempio in Germania lo ius soli è in vigore dal 2000, ma prevede alcune limitazioni: uno dei genitori deve avere un permesso di soggiorno permanente da almeno tre anni ed essere residente nel Paese da almeno otto. Al compimento dei 18 anni i ragazzi hanno cinque anni di tempo per decidere se acquisire la cittadinanza tedesca o conservare quella dei genitori.

In Francia, invece, i minori stranieri acquisiscono la cittadinanza se almeno uno dei genitori è nato a sua volta in Francia (quindi si può parlare di “doppio” ius soli). Inoltre, chi nasce sul territorio francese può ottenere la cittadinanza a 18 anni se è residente abituale in Francia o comunque se ha vissuto lì per un periodo (continuo o discontinuo) di almeno cinque anni (a partire dagli 11 anni di età).

Ancora più complicato è ottenere la cittadinanza in Russia. I minori nati in Russia da genitori stranieri possono ottenere la cittadinanza solo nell’eventualità in cui non acquisiscano la cittadinanza dei genitori. Inoltre, per essere naturalizzati è necessario vivere in Russia per 5 anni, conoscere la lingua e avere un reddito.

Forse sarebbe il caso di riflettere su ciò che si toglie ad Aisha e a tutti coloro che sono nati in Italia, vivono in Italia, lavorano in Italia, si sentono italiani, ma dalla legge non sono riconosciuti come tali. Tutti gli individui che risiedono in uno Stato, ma non ne fanno mai veramente parte.

Giada Barbieri

Info

 

Normativa di riferimento

Disegno di Legge n. 2092. Disponibile in rete all’indirizzo: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/940816/index.html

Legge 5 febbraio 1992, n. 91. Disponibile in rete all’indirizzo: http://www1.interno.gov.it/mininterno/site/it/sezioni/servizi/old_servizi/legislazione/cittadinanza/legislazione_30.html

Legge 20 gennaio 2016, n. 12 (ius soli sportivo).Disponibile in rete all’indirizzo: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/02/01/16G00016/sg

Bibliografia

Grosso, E. (2015). Cittadinanza e territorio. Lo ius soli nel diritto comparato, Editoriale scientifica.

Sitografia

Avvenire.it. Cittadinanza. Ius soli e ius culturae: cosa cambierà con la nuova legge. Di Alessia Guerrieri, 19 giugno 2017: https://www.avvenire.it/attualita/pagine/cosi-oggi-uno-straniero-puo-diventare-italiano

Diritto.it. Lo ius soli sportivo è legge: la L. n. 12/2016 sull’integrazione sociale sportiva dei minori residenti in Italia. Di Stefano Zoccali, 3 maggio 2016: https://www.diritto.it/lo-ius-soli-sportivo-e-legge-la-l-n-122016-sull-integrazione-sociale-sportiva-dei-minori-residenti-in-italia/

Internazionale.it. Cos’è lo ius soli e come funziona la cittadinanza in altri paesi europei. Di Annalisa Camilli, 21 giugno 2017: https://www.internazionale.it/notizie/annalisa-camilli/2017/06/21/ius-soli-cittadinanza-italia

Repubblica.it. Ius soli, come funziona nel resto d’Europa. Di Monica Rubino, 21 giugno 2017: http://www.repubblica.it/politica/2017/06/21/news/ius_soli_ecco_come_funziona_nel_resto_d_europa-168672635/

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