Adozioni omosessuali: quanto influenzano lo sviluppo psicologico dei figli?

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In un contesto storico in cui la maggior parte dei paesi occidentali delibera sul riconoscimento delle coppie omosessuali e dei loro diritti, in Italia suscita grande scalpore la sentenza del Tribunale di Roma che, nell’agosto 2014, ha riconosciuto il ruolo genitoriale alla compagna della mamma biologica di una bambina di 5 anni (qui la notizia). Molte risultano, ad oggi, le critiche e le sollecitazioni provenienti dal mondo cattolico e da quello politico: si incita, in particolare, ad operare in termini legislativi affinché venga impedita qualsiasi forma di adozione a coppie omosessuali, in nome di un principio che tende a correlare la sanità mentale del bambino all’avere esclusivamente genitori eterosessuali.

Lo studio più citato dalle varie associazioni contrarie alle adozioni gay è quello del sociologo Mark Regnerus che nel 2012, studiando quasi 3000 soggetti, descrisse i figli di coppie omosessuali come più propensi al suicidio, alla disoccupazione e al tradimento. Tuttavia, ogni qual volta questi risultati vengono utilizzati come prove scientifiche a sostegno di una posizione ideologica, vengono costantemente omesse le pesanti critiche alla metodologia utilizzata. La ricerca di Regnerus, infatti, non confrontò figli cresciuti in coppie omosessuali con quelli cresciuti in coppie eterosessuali, ma utilizzò un diverso criterio di categorizzazione: assegnò al gruppo “madri lesbiche” e “padri gay” soggetti che avessero avuto una relazione (anche se non di natura romantica) con una persona dello stesso sesso. In tal modo, ad esempio, nel campione vennero inclusi detenuti eterosessuali che avevano avuto rapporti con altri uomini in carcere o prostitute che avevano avuto rapporti con altre donne. È facile intuire, per tale motivo, che questa modalità di raccolta dei dati risulta distorta. A sostegno di ciò, si inserisce la valutazione di Darren E. Sherkat, professore di sociologia alla Southern Illinois University di Carbondale, il quale dichiarò che lo studio non avrebbe mai dovuto essere pubblicato e rilasciò, a riguardo, un commento piuttosto sintetico: “Tutte stronzate”.

In una prospettiva diametralmente opposta, si inserisce il documento pubblicato Il 20 marzo 2013 dall’American Academy of Pediatrics (AAP) in cui sono stati presi in considerazione 30 anni di studi condotti su bambini cresciuti in coppie omosessuali . Dai risultati è possibile trarre principalmente due conclusioni: «adulti coscienziosi e capaci di fornire cure, siano essi uomini o donne, etero o omosessuali, possono essere ottimi genitori» e «il benessere dei bambini è influenzato dalla qualità delle relazioni con i genitori, dal senso di sicurezza e competenza di questi e dalla presenza di un sostegno sociale ed economico alle famiglie».

Un ulteriore studio, condotto dall’Università di Melbourne, sembra avvalorare tale ipotesi: i ricercatori hanno condotto la loro ricerca su un campione di 315 famiglie omogenitoriali in tutta l’Australia, per un totale di 500 bambini, rilevando che i figli di famiglie omogenitoriali sarebbero del 6% più in salute di quelli con una mamma e un papà e mostrando, inoltre, una maggiore propensione alla coesione familiare. In relazione ai parametri di autostima, salute mentale e comportamentale i soggetti in questione non mostrerebbero alcuna differenza. L’interpretazione data a questi risultati dallo stesso coordinatore dello studio, il professor Simon Crouch, fa riferimento ad una migliore distribuzione di responsabilità e compiti all’interno di una famiglia con genitori omosessuali rispetto a quella “tradizionale”. «In questo caso i genitori», sottolinea Crouch, «si dividono oneri e doveri non rispetto ai tipici stereotipi sessuali, ma semplicemente in base alle loro qualità e caratteristiche. Ciò contribuisce a sviluppare un clima più armonioso in casa e ha un impatto positivo sui figli e sulla loro salute. »

Se l’orientamento sessuale dei genitori sembra così non influire sullo sviluppo psicologico dei figli, resta ancora in piedi l’ormai celebre accusa di una grande influenza sullo sviluppo dell’orientamento sessuale: l’idea, dunque, che i bambini saranno con più probabilità omosessuali. A tal proposito, nel 2004, un team di ricercatori statunitensi ha confrontato 44 adolescenti con genitori omosessuali e 44 adolescenti con genitori eterosessuali. I risultati, ancora una volta, evidenziano che né l’adattamento psicosociale, né l’andamento scolastico, né l’orientamento sessuale sono influenzati dal sesso dei genitori (cfr. Wainright, Russell, Patterson, 2004).

Citiamo, infine, un ultimo studio che risulta cruciale per una giusta contestualizzazione delle conclusioni: nel 2008 sono stati confrontati figli di coppie lesbiche residenti in Olanda e negli Stati Uniti. I bambini olandesi mostrarono meno problemi emotivi e comportamentali di quelli americani. Questo risultato è con buona probabilità dovuto alla maggiore apertura dell’Olanda verso le coppie omosessuali.

Bisogna, pertanto, sottolineare che il benessere psicologico di un bambino non sembra essere influenzato dall’orientamento sessuale dei genitori, ma dalla qualità delle relazioni instaurate con essi. Parallelamente, tuttavia, va messo in evidenza che crescere in un contesto sociale stigmatizzante e pieno di pregiudizi può interferire negativamente sullo sviluppo sia psicologico che sociale.

 

Roberto Gammeri 0c74877

Info

 

 

 

Bibliografia

Wainright, Russell, Patterson (2004). “Psychosocial adjustment, school outcomes, and romantic relationships of adolescents with same-sex parents”. In Child development, 75

Bos et al. (2008). “Children in planned lesbian families: a cross-cultural comparison between the United States and the Netherlands”. In American Journal of Orthopsychiatry, 78

Regnerus (2012). “How different are the adult children of parents who have same-sex relationships? Findings from the New Family Structures Study”. In Social Science Research, 41

Ellen C. Perrin, MD, MA, Benjamin S. Siegel, MD, The Committee on Psychsocial Aspects of Child and Family Health (2013). “Promoting the Well-Being of Children Whose Parents Are Gay or Lesbian”. In American Academy of Pediatrics

S. Crouch, E. Waters, R. McNair, J. Power e E. Davis, (2014). “Parent-reported measures of child health and wellbeing in same-sex parent families: a cross-sectional survey”. In BMC Public Health

3 Replies to “Adozioni omosessuali: quanto influenzano lo sviluppo psicologico dei figli?”

  1. Ogni volta che leggo certi articoli, completi e con informazioni e fonti e nomi e conclusioni, arrivato alla fine e non riesco a non chiedermi se quelli che dovrebbero davvero scoprire qualcosa su certi argomenti facciano altrettanto…
    Me lo vedo Buonanno che si ferma a metà del secondo paragrafo sventolando la cravatta verde smeraldo per celebrare la vittoria.

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