Caro lettore, Innanzitutto è bene precisare che i termini “gentilezza” e “freddezza” non sono dei tratti di personalità, ma sono delle modalità di comportamento che l’individuo mettere in atto, a seconda della persona con cui interagisce. Ciò significa che non può esistere una persona gentile o fredda in ogni occasione, ma una persona può mostrarsi fredda in relazione ad una persona e gentile nei confronti di un’altra. Secondo Markus, infatti, il sé* “non è un’entità singolare, statica e rigida”, ma un qualcosa di multisfaccettato, variegato e complesso.
Secondo Leary, esistono prove del fatto che le persone si comportano in pubblico in modo diverso da quanto fanno in privato. Quindi è possibile che le persone si comportino in modo diverso in casa e fuori casa, ma con grandi differenze da caso a caso.
La regola generale che gestisce queste differenze di comportamento da Goffman. Egli chiama “gestione dell’impressione” la nostra capacità di usare diverse strategie per mostrarci agli altri in una luce positiva. Queste strategie sono molto utilizzate fuori casa, mentre difficilmente vengono usate con la famiglia, ed è proprio questo a generare comportamenti diversi nei diversi ambiti.
Quindi, per concludere, è sicuramente molto facile che una persona tenga comportamenti diversi in diversi ambiti, ma nulla ci dice che la freddezza in un ambito corrisponda sempre alla gentilezza in un altro. Il comportamento umano è comprensibile, ma imprevedibile!
*sé: conoscenza di se stessi che l’individuo elabora, nel corso della vita, attraverso l’interazione con gli altri.