Bastoni tra le ruote: Milano e l’accessibilità ai mezzi pubblici di trasporto

accessibilità

L’accessibilità identifica il luogo del territorio che è raggiungibile ed usufruibile, in condizioni di adeguata sicurezza ed autonomia, anche dalle persone con ridotta capacità motoria. Negli ultimi anni si considera non solo la praticabilità dei luoghi fisici, ma, in ultima istanza, l’accessibilità ai servizi o alle attività che essi propongono. È bene ricordare che, in qualsiasi condizione e con qualsiasi abilità, ogni persona gode del diritto di muoversi liberamente, secondo i modi e i tempi scelti a sua discrezione.

Come sostiene Martha Nussbaum: «E’ compito del policy maker fare in modo che questo diritto sia garantito. Se dunque qualcuno – che abbia o meno una menomazione – non riesce a svolgere una di queste funzioni centrali al livello di soglia appropriato, la società dovrà fare il possibile affinché egli possa farlo». Spesso però nel territorio urbano si incontrano numerose barriere architettoniche. Esse riguardano l’intera popolazione e gravano particolarmente su alcune categorie: genitori con bambini in carrozzina o donne incinte, anziani, persone con deficit sensoriali o motori permanenti/momentanei.

In questa cornice di senso,  è sorta la domanda: in quale misura i mezzi di trasporto pubblico cittadino assicurano un’agile accessibilità alle persone con disabilità motoria che ne volessero usufruire? Il caso della città di Milano, soprattutto considerando il grande afflusso di persone in concomitanza con l’evento EXPO 2015, è di indubbio interesse.La ricerca si è focalizzata, in particolare, sulla situazione della metropolitana milanese.Sono stati raccolti i punti di vista dei soggetti interessati: l’Azienda Trasporti Milanese (ATM), con un contatto diretto ed elaborando le informazioni disponibili sul sito; il signor Claudio Cardinale, (impiegato, blogger fondatore di “Disabili allo scoperto” e portatore di disabilità motoria che si interessa dal 2011 dell’accessibilità alle persone disabili) intervistato l’8 aprile 2015; infine, altre testimonianze di utenti del servizio ATM portatori di disabilità motoria. Dai dati presenti nella sezione “Passeggeri con disabilità” del sito ATM, è  risultato che il 40% delle stazioni della linea metropolitana rossa e verde non è fornito né di montascale, né di ascensore -quindi non è accessibile a persone con ridotta capacità motoria.

Al contrario tutte le stazioni della linea gialla e lilla – di più recente costruzione- appaiono totalmente accessibili (privilegiando la presenza dell’ascensore piuttosto che del montascale). Un ulteriore punto di forza consta nel fatto che in tutte le stazione alla barriera d’ingresso è riservato un varco apposito per il passaggio di carrozzine e nella prima carrozza di ogni treno la sbarra a cui aggrapparsi è posta di lato invece che al centro, esattamente davanti alla porta. ATM inoltre ha dedicato una sezione del sito internet  specificamente ai passeggeri con disabilità motoria. Infine, nel 2013 è stato avviato un progetto sperimentale denominato “Accessibilità Totale” per cui una qualsiasi persona che avesse bisogno di assistenza nella salita e discesa dalla metro può richiedere la presenza di un addetto che interviene in suo aiuto. Per superare il dislivello banchina-treno è stata adottata la soluzione di una pedana pieghevole mobile che permette la facile ascesa e discesa anche di chi si muove in carrozzina.Nonostante gli aspetti positivi del servizio, permangono alcuni punti critici. Non sempre gli ascensori e i servoscala sono segnalati e facilmente visibili.

Talvolta i montascale sono fuori uso e passano anche mesi prima che vengano aggiustati; comunque  la loro attivazione richiede sempre l’intervento del personale di stazione.Inoltre nelle linee rossa e verde il problema è il dislivello eccessivo tra banchina- treno che rende molto difficoltosa la salita a carrozzine manuali ed elettriche (la fermata Bande Nere ha un notevole gap). Nella stazione Centrale FS, una delle più importanti della rete metropolitana,  l’ascensore e il servoscale collegano solamente il tratto dal mezzanino alla superficie esterna ed è specificato che per accedere alle banchine bisogna passare per forza dalla M3. Da non dimenticare che nei convogli della metropolitana i sistemi di ancoraggio delle carrozzine non garantiscono un’adeguata sicurezza e affidabilità poiché è impiegata una semplice catenella fissata a sostegni verticali. Infine, se una persona in carrozzina volesse usufruire dei servoscale o ascensori presenti, dovrebbe contattare sempre – sia all’andata che al ritorno- preventivamente (almeno un’ora prima della partenza) il call center della società che dovebbe controllare (telefonando di stazione in stazione) se gli strumenti di facilitazione all’accesso siano funzionanti o fuori servizio.Alcune proposte di miglioramento sono state sostenute da ATM, altre dai disabili motori fruitori del servizio. In sintesi, si potrebbe completare l’accessibilità parziale di alcune stazioni ed  effettuare un chiaro “Way finding”(segnalazione delle vie di accesso).

Inoltre il Comune di Milano potrebbe implementare i servizi di trasporto pubblico, invece di stanziare fondi per mezzi di trasporto ad hoc per i disabili (pulmini con la pedana), molto costosi e che comunque non permettono di muoversi liberamente in città. Un’altra proposta prevede di inserire nella pagina web “Giro-Milano”- che è in grado di calcolare il percorso in base al punto di partenza e di arrivo- una specifica opzione per la disabilità motoria, che escluda automaticamente i mezzi di trasporto pubblico non accessibili. Dal momento che le risorse sono limitate, ATM potrebbe scegliere di rendere primariamente accessibili i  trasporti di superficie -che non richiedono l’uso delle scale per l’accesso ai sotterranei- e secondariamente la metropolitana; infatti solo sei linee di tram su diciassette sono effettivamente utilizzabili anche dai disabili motori ed alcune linee di bus hanno problemi. ATM si prodiga da anni affinché sia garantita la piena accessibilità ai suoi servizi, anche da parte delle persone con disabilità motoria. In particolare in occasione dell’evento EXPO 2015, l’azienda di trasporti milanese ha avuto a cuore tale tematica, tuttavia le persone con disabilità motoria denunciano delle evidenti mancanze su cui bisognerebbe lavorare. In questo senso, si potrebbe dire che la metropolitana milanese permette una accessibilità “condizionata”, ponendo non poche limitazioni al suo utilizzo. Non basta infatti che un luogo o un servizio sia accessibile nel rispetto delle leggi in vigore, ma dovrebbe altresì risultare effettivamente fruibile.

Dunque il tema dell’accessibilità urbana pone una questione di equità, poiché chi non può godere di pari diritti di cittadinanza e di equa distribuzione delle risorse si trova in una condizione di svantaggio ed esclusione sociale. Non è sufficiente integrare le persone con disabilità motoria offrendo loro strutture e servizi ad hoc, ad esempio prevedendo mezzi di trasporto privati o eliminando progressivamente le barriere architettoniche. In futuro è necessario pensare in termini inclusivi: progettare e realizzare servizi che fin da subito siano usufruibili da qualsiasi persona, con qualsiasi capacità motoria personale. È vero che il settore dei trasporti pubblici, come quello pubblico in generale, da tempo si trova ad operare con risorse sempre più limitate, per cui risulta difficile riuscire a mantenere adeguati standard di servizio a fronte dei continui tagli ai finanziamenti. Resta comunque importante verificare che l’offerta risponda nel modo più efficace ed efficiente possibile alla domanda, anche delle persone con difficoltà a muoversi, che volessero godere come tutti del trasporto pubblico urbano.

Irene Malgarini

 

Bibliografia

Castrignanò M., Colleoni M., Pronello C., Muoversi in città. Accessibilità e mobilità nella metropoli contemporanea, Milano, Franco Angeli, 2012

Bellanca, N., Biggeri, M., Marchetta F., La disabilità nell’approccio delle capability, Working Paper N. 05 July

“ACCESSIBILITÀ EXPO: Ricognizione generale sull’accessibilità per utenti con disabilità della rete TPL del Comune di Milano” 15 gennaio 2014

Sitografia

Carta della mobilità 2012: http://www.atm-mi.it/it/IlGruppo/ChiSiamo/Documents/Carta%20della%20Mobilit%C3%A0_2012.pdf

http://www.atm.it/it/ViaggiaConNoi/Disabili/Pagine/atmperidisabili.aspx

http://www.atm.it/it/Pagine/default.aspx

http://www.atm.it/it/ViaggiaConNoi/Disabili/Pagine/atmperidisabili.aspx

http://giromilano.atm.it/#/home/

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