Per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer (LGBTQ+), la pandemia da Covid-19 e le relative misure di sicurezza e precauzione adottate hanno esacerbato alcune disparità sociali e disagi psicologici preesistenti (Chatterjee, Biswas, Guria, 2020).
I disagi e le disparità delle persone LGBTQ+ derivano dallo stigma sociale (Hatzenbuehler et al 2013) e riguardano prevalentemente tre ambiti:
- Il benessere psicologico: le persone LGBTQ+ hanno maggiori probabilità di dover affrontare quotidianamente microaggressioni, stigma, discriminazione istituzionale, interpersonale e intrapersonale, che possono portare a più alti tassi di disturbo da stress post-traumatico, depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, ideazione e comportamento suicidario (APA, 2020).
- La salute fisica: le persone LGBTQ+ riportano alte probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, patologie legate all’abuso di alcol o sostanze, cancro, AIDS/HIV e disturbi dell’alimentazione (APA, 2020).
- L’ambito economico: a causa delle discriminazioni (istituzionali e sociali) e all’assenza di supporto (emotivo e materiale) da parte delle famiglie, spesso le persone LGBTQ+ non hanno accesso ad alti livelli di istruzione e impieghi ben retribuiti (Salerno et al. 2020)
Ma in che modo l’impatto del Covid-19 ha esacerbato i disagi?
L’isolamento sociale
La principale misura di prevenzione in molti stati, tra cui l’Italia, è stata il cosiddetto “lockdown”, durante il quale non era permesso uscire di casa se non per motivi di grave necessità. Il lockdown e l’impossibilità di andare a scuola, interagire con amicizie e conoscenze, infatti, può aver significato per giovani LGBTQ+ essere confinati in ambienti familiari abusanti, rifiutanti e fonte di possibili traumi (Green et al 2020). L’assenza di accettazione e supporto familiare, soprattutto tra le persone più giovani, ha implicazioni negative sulla salute psicologica (Olson et al., 2016) che potrebbero essere state aumentate dall’obbligo di stare in un contesto non supportivo, omolesbotransfobico in cui il rischio di subire abuso e violenza domestica è maggiore (Chatterjee, Biswas, Guria, 2020).
L’isolamento sociale non ha colpito solo giovani LGBTQ+ ma anche persone adulte e anziane LGBTQ+ (Whittington et al 2020). Per loro può essere stato più faticoso rispetto alle persone etero-cis, in quanto hanno maggiori probabilità di essere single, vivere da soli, non avere figli e non avere rapporti con la famiglia di origine perché sono stati allontanati a causa della loro identità sessuale (Zelle, Arms, 2015).
Va ricordato inoltre che sono stati fatti anche commenti omolesbotransfobici nei confronti della comunità LGBT+ da chi ha sostenuto che “le persone omosessuali sono la fonte del COVID”, “il COVID-19 è la punizione divina contro l’omosessualità” [Chatterjee, et al. 2020:1] e ciò aumenta i livelli di distress psicologico, discriminazione, esclusione sociale e disuguaglianza (Ibidem).
Bisogni peculiari e sanità pubblica
Data l’emergenza sanitaria sorta dalla pandemia è stato necessario, in molti casi, spostare le risorse per le cure “non urgenti” per il trattamento dell’infezione Covid-19. Ciò implica il rinvio di cure affermative di genere come gli interventi chirurgici o l’assunzione di ormoni esogeni a momenti in cui, le persone che ne necessitano, potrebbero non avere più le risorse e opportunità per accedere a tali servizi, interventi e visite mediche (APA, 2020). L’assenza di accesso alle cure affermativa è correlata ad outcomes di salute psicologica negativa (ibidem).
Spesso, inoltre, sono presenti barriere alla salute per le persone LGBTQ+ data la diffusa impreparazione sui temi legati all’identità sessuale del personale sanitario e la conseguente paura e sfiducia da parte delle persone LGBTQ+ che anticipano di poter subire microaggressioni e discriminazioni come svalutazioni, assenza di rispetto per l’uso di nomi e pronomi di elezione, impedimento di visitare il proprio partner dello stesso genere, ecc. (APA, 2020).
In conclusione, dunque, l’emergenza da Covid-19 ha avuto delle implicazioni dirette e indirette sulla salute e benessere fisico e psicologico delle persone LGBTQ+ per dovrebbero essere tenute in considerazione dai professionisti della salute per cercare di rispondere alle peculiari necessità che possono emergere in un momento di distress e disagio psicologico come quello presentato dalla pandemia.
Manuela Anna Pinducciu
Bibliografia
Chatterjee, S., Biswas, P., Guria, R. T. (2020), “LGBTQ care at the time of COVID-19”, in Diabetes & metabolic syndrome, 14(6)
Green, A.E., Price-Feeney, M., Dorison, S.H. (2020), Implications of COVID-19 for LGBTQ Youth Mental Health and Suicide Prevention, New York, The Trevor Project
Olson, K., Durwood, L., DeMeules, M., McLaughlin, K. (2016), “Mental Health of Transgender Children Who Are Supported in Their Identities”, in Pediatrics, 137(3)
Salerno, J. P. Williams, N. D., Gattamorta, K. A. (2020), “LGBT Populations: Psychologically vulnerable comunities in the COVID-19 pandemic”, in Psychological Trauma: Theory, Research, Practice and Policy, 12(SI)
Zelle A, Arms T. (2015), “Psychosocial Effects of Health Disparities of Lesbian, Gay, Bisexual, and Transgender Older Adults”, in J Psychosoc Nurs Ment Health Serv. 53(7)
Sitografia
American Psychological Association (2020). How COVID-19 impacts sexual and gender minorities: http://www.apa.org/topics/covid-19/sexual-gender-minorities
Whittington, C., Hadfield, K., Calderón, C. (2020). The Lives and Livelihoods of Many in the LGBTQ Community are at Risk Amidst COVID-19 Crisis: https://www.hrc.org/resources/the-lives-and-livelihoods-of-many-in-the-lgbtq-community-are-at-risk-amidst-covid-19-crisis
Hatzenbuehler M, Phelan J, Link B. (2013). Stigma as a fundamental cause of population health inequalities. Am J Public Health, (103): https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3682466/