Che lo spettacolo abbia inizio! Benefici psicologici del teatro

teatro

Il teatro consiste nell’insieme delle arti medianti le quali viene rappresentata una storia, ovvero un dramma, sotto forma di testo recitato, o per meglio dire, drammatizzazione scenica. Una rappresentazione teatrale si svolge davanti ad un pubblico utilizzando una combinazione variabile di parole, gestualità, musica, danza e suoni. Non sempre è necessaria la presenza di un testo: il movimento del corpo in uno spazio con fini artistici e illustrativi, eseguito di fronte ad uno spettatore, è definito di per sé “teatro”.      

Perchè fare un corso di teatro?

Studi scientifici hanno dimostrato che il teatro offre diversi benefici psicologici sia a livello individuale che sociale. Uno di questi, pubblicato nel 2004 sul Journal of Aging and Health ha evidenziato come gruppi di persone, che avevano iniziato a prendere lezioni di teatro e di pittura, presentavano un miglioramento del loro benessere personale e prestazioni superiori ai test di memoria e di problem solving, a cui sono stati sottoposti, rispetto a coloro che non frequentavano nessun corso di questo tipo (Noice et al., 2004). Dallo studio è emerso, quindi, che fare teatro può essere un buon allenamento per prevenire la perdita di agilità mentale che si verifica con l’età. Questo sarebbe dovuto al fatto che durante le attività teatrali è richiesta un’attenzione continua, che a lungo termine rende molto più presenti nel “qui ed ora”.

Fare teatro incrementa l’autostima e la sicurezza in se stessi e nell’altro, attiva la concentrazione e la creatività, espande la propria espressione corporea e narrativa, stimola l’immaginazione ed il senso di appartenenza ad un gruppo e favorisce la collaborazione e il confronto (Palermiti, 2019). La recitazione, poi, facilita un invecchiamento cognitivo sano, poiché favorisce l’autoconsapevolezza e il supporto sociale (Noice et al, 2015). 

Secondo alcuni studi (Noice et al, 2015) molte attività, tra cui apprendere una lingua straniera, suonare uno strumento musicale, danzare e partecipare ad un coro, favoriscono il miglioramento delle prestazioni cognitive, fisiologiche e psicologiche nelle persone mentalmente sane. Tuttavia, la recitazione sembra avere un vantaggio in più: i partecipanti non necessitano di strumenti speciali o approfondita formazione preliminare per sviluppare le competenze tecniche prima di cominciare. 

Perchè assistere ad uno spettacolo teatrale?

Da non sottovalutare anche gli effetti positivi su chi va a vedere uno spettacolo teatrale. Avere l’opportunità di assistere ad una rappresentazione genera di per sé una sensazione di benessere grazie all’effetto rilassante che ha il tempo libero sulla mente delle persone. È stato dimostrato che andare a teatro determina un aumento dell’empatia e del comportamento pro-sociale (Kou et al., 2019). Assistere a uno spettacolo teatrale, quindi, connette le persone tra di loro e le aiuta a comprendere le emozioni proprie e altrui, rendendole maggiormente empatiche (Rathje et al., 2021).

Questa connessione tra attore e spettatore si verifica grazie ai  “neuroni specchio”, responsabili della comprensione degli stati emotivi altrui. Questi sistemi di neuroni, scoperti nei primi anni ‘90 (Di Pellegrino et al, 1992), si attivano ​​quando viene eseguita un’azione o quando si osserva un’altra persona mettere in atto un comportamento. Questi neuroni, quindi, avviano nel cervello di chi osserva uno stato emotivo simile a quello che si sperimenta quando si prova in prima persona quella determinata emozione. In questo modo, seguendo uno spettacolo teatrale ci si rallegra quando un personaggio raggiunge i suoi obiettivi e si diventa tristi quando fallisce. 

Cosa spinge ad andare a teatro?

Diverse ricerche hanno enfatizzato le motivazioni psicologiche che derivano dall’andare a teatro, tra cui il divertimento, l’apprendimento e l’interazione sociale (Hager & Winkler, 2011). Queste dimensioni emergono anche dalle ricerche della psicologia positiva, che si concentra sulle caratteristiche di una “vita ben vissuta” (Keyes, 2003) e sulle attività e abitudini legate al benessere in età adulta. Anche assistere ad uno spettacolo teatrale, quindi, rientra tra le attività che aumentano le emozioni positive e supportano una significativa interazione sociale e stimolazione psicologica, rafforzando il benessere per tutta la vita (Meeks et al., 2018). 

È stato evidenziato che le persone sono motivate da elementi differenti in base all’età (ibidem). I giovani, infatti, cercano nuove esperienze per costruire connessioni sociali, mentre gli adulti si concentrano maggiormente sulla creazione di significati e il mantenimento di sentimenti positivi. Il coinvolgimento porta ad un maggior senso di appartenenza, ed è associato ad un aumento del benessere. È stato dimostrato che un maggiore coinvolgimento è associato a benefici psicosociali, legati, a loro volta, ad un aumento del benessere, del divertimento e della soddisfazione (ibidem).

Alcune persone hanno descritto il teatro come “una liberazione dal lavoro” e un modo per ricaricare le batterie (Walmsley, 2013).  Questo riconoscimento del teatro come una fuga positiva dal quotidiano si collega alla visione di Schopenhauer delle arti come rifugio spirituale. Per alcuni, infatti, anche l’attesa di andare a teatro sembra suscitare sensazioni di benessere (ibidem). Il teatro è quindi una grande opportunità perché rappresenta uno strumento che valorizza la connessione con la propria identità, l’autostima, la sicurezza e il benessere. Inoltre, aiuta a sviluppare un’apertura mentale nei confronti del nuovo e dell’ignoto affinando la capacità di osservazione e di comprensione dei linguaggi verbali e non verbali.

“Il teatro non è il paese della realtà, ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco” – Victor Hugo

 

Francesca D'Ambrosio

Francesca Chiara D’Ambrosio

Info

 

 

 

Bibliografia

Di Pellegrino, G., Fadiga, L., Fogassi, L., Gallese, V., Rizzolatti, G. (1992). Understanding motor events: a neurophysiological study. Experimental brain research, 91(1)

Hager, M. A., Winkler, M. K. (2011). Motivational and demographic factors for performing arts attendance across place and form. Nonprofit and Voluntary Sector Quarterly

Keyes, C.L.M. (2003). Complete mental health: An agenda for the 21st century. In Keyes, C.L.M., Haidt, J. (Eds.), Flourishing: Positive Psychology and the Life Well-Lived , Washington, DC: American Psychological Ass.

Kou, X., Konrath, S., Goldstein, T. R. (2019). The relationship among different types of arts engagement, empathy, and prosocial behavior. Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts

Meeks, S., Shryock, S. K., Vandenbroucke, R. J. (2018). Theatre involvement and well-being, age differences, and lessons from long-time subscribers. The gerontologist, 58(2)

Noice, H., Noice, T., Staines, G. (2004). A short-term intervention to enhance cognitive and affective functioning in older adults. Journal of aging and health, 16(4)

Noice H., Noice T., Kramer A. (2015) Theatre Arts for Improving Cognitive and Affective Health. Activities, Adaptation & Aging, 39:1

Palermiti, D. (2019). Il teatro formazione per il benessere organizzativo, Studio Kappa, Asti

Rathje, S., Hackel, L., Zaki, J. (2021). Attending live theatre improves empathy, changes attitudes, and leads to pro-social behavior. Journal of Experimental Social Psychology, 95

Walmsley, B. (2013). A big part of my life: a qualitative study of the impact of theatre. Arts marketing: an international journal

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.