Le donne sono lesbiche o bisessuali, mai etero

 

Immagine realizzata da Martina Lofrinch

Definire le proprie preferenze sessuali ed etichettarsi come etero, gay o bisex garantisce una certa stabilità personale ed interpersonale, ma non sempre quanto dichiariamo pubblicamente corrisponde a ciò che il nostro corpo effettivamente desidera. Recenti studi hanno individuato differenze sostanziali tra uomo e donna per quanto riguarda l’etichetta sessuale dichiarata e le risposte fisiologiche manifestate di fronte a stimoli sessuali. In particolare, le risposte sessuali delle donne etero sembrano essere più sfumate rispetto a quelle maschili e meno “vincolate” da quanto hanno dichiarato.

I risultati di una ricerca svolta nell’ottobre 2015 rinforzano l’idea che la sessualità femminile sia più variabile rispetto a quella maschile, tanto che uno dei maggiori autori di questo studio, Gerulf Rieger, ha dichiarato che “Le donne sono bisessuali o lesbiche, mai etero”. Uno degli obiettivi di questa analisi era appunto di verificare se le donne dichiaratesi etero mostrassero eccitazione sessuale per il proprio sesso di appartenenza. Innanzitutto alle 152 partecipanti è stato chiesto di definire il proprio orientamento sessuale sulla base di un continuum, ai cui estremi si collocano la categoria “Straight”, ovvero etero, e “Lesbian”, passando per una serie di categorie più sfumate (ad es. perlopiù etero, bisessuali, bisessuali tendenti lesbiche etc.). Successivamente, i ricercatori hanno mostrato ai soggetti video di rapporti sessuali (tra etero o tra omosessuali) e filmati di autoerotismo. Durante la visione di questi filmati è stato misurato lo stato di eccitazione in base all’afflusso di sangue ai genitali e alla dilatazione pupillare.

I risultati hanno mostrato che la maggior parte delle donne dichiaratesi etero hanno esibito risposte di eccitazione anche durante video raffiguranti il proprio sesso; le donne dichiaratesi lesbiche, invece, hanno mostrato massima eccitazione per i video corrispondenti al proprio orientamento sessuale e non per video a stampo etero.

Due importanti conclusioni:

  1.  Le donne dichiaratesi etero sono attratte da altre donne nonostante quanto affermato sulle proprie preferenze di genere;
  2.  Le risposte sessuali delle donne lesbiche sono invece coerenti con le preferenze dichiarate e mostrano un modello di risposta “male-tipically” cioè tipicamente maschile: gli uomini etero esibiscono risposte d’eccitazione solo per il genere di preferenza e quindi in linea con quanto affermato. Questo tipo di risposta è stato definito “category-specific” cioè scaturita unicamente dal genere di preferenza (cfr. Chivers et. al, 2004) e sembra riguardare anche le donne lesbiche, definite pertanto più simili agli uomini (cfr. Rieger et Al., 2015).

Più in generale, questi risultati rinforzano l’idea che la sessualità femminile sia più “malleabile” rispetto a quella degli uomini e non direttamente legata al genere. Un’indagine precedente ha rilevato la presenza di risposte sessuali da parte delle donne (sia etero che lesbiche) alla visione di stimoli etero e gay, e sia per filmati che mostravano rapporti sessuali tra animali (scimmie bonobo o scimpanzé; cfr. Chivers et. al, 2007). Questi dati potrebbero spiegare l’attivazione sessuale femminile alla vista di video lesbici come una risposta generalizzata e meno “specifica” (come appare invece quella maschile) e altresì confermare una variabilità sessuale maggiore dell’universo femminile rispetto a quello maschile.

Gli studi sopracitati si sono chiaramente soffermati sulle risposte fisiologiche del corpo, sostenendo l’idea di una donna sessualmente più fluida rispetto all’uomo, come ha anche evidenziato la psichiatra Lisa M. Diamond. Quest’ultima come spiega nel libro “Sexual Fluidity: Understanding Women’s Love and Desire”, ha osservato invece le relazioni sentimentali femminili, concentrandosi maggiormente suirapporti affettivi che si costruiscono durante un rapporto e non unicamente sulle reazioni corporee. In questo libro parla di “fluidità sessuale femminile”, affermando che i desideri sessuali delle donne sono più fluidi rispetto a quelli degli uomini. Difatti, ha constatato che la scelta del partner per una donna è motivata da una moltitudine di fattori ad esempio la fase di vita in cui si trova la donna, il gruppo sociale di appartenenza e ciò che effettivamente ottiene sul piano emotivo, sorvolando sul genere del partner, a favore dell’intensità dei sentimenti e degli affetti che si creano durante la relazione: “I fall in love with the person, not the gender” (“Mi innamoro della persona, non del (suo) genere”).

annaclara bitondo

Annaclara Bitondo

Info

 

 

 

Bibliografia

G. Rieger, M. L. Chivers & J. M. Bailey (2015). “Sexual arousal and masculinity-femininity of women”. In Journal of Personality and Social Psychology, 5.8

Bailey, J. M.,(2009). “What is Sexual Orientation and Do Women Have One?”. Nebraska Symposium On Motivation.

Diamond, L. M, (2009). Sexual Fluidity: Understanding Women’s Love and Desire. Hardvard University Press.

Seto, M. C. & Blanchard, R.(2007). “Gender and Sexual Orientation Differences in Sexual Response to Sexual Activities Versus Gender of Actors in Sexual Films”. In Journal of Personality and Social Psychology

Chivers, M. L., Rieger, G., Latty, E., Bailey, J. M. (2004). A Sex Difference in the Specificity of Sexual Arousal. PubMed.

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