Progettualità, sostenibilità, innovazione: tre parole chiave che descrivono le scuole innovative oggi. Scuole pensate per essere sicure ed efficienti dal punto di vista dei consumi energetici, ma non solo. Ambienti flessibili, luoghi aperti e destrutturati, esteticamente neutri e piacevoli, adattabili a nuovi modelli di insegnamento; spazi fruibili non solo dagli studenti, ma anche dalla comunità al di fuori delle ore di lezione, capaci di creare quelle condizioni affinché ogni bambino cresca seguendo il suo naturale sviluppo e le sue inclinazioni, nonché le sue potenzialità e curiosità.
In Italia, questa nuova idea di organizzazione didattica e strutturale, è stata da tempo attivata in diverse scuole definite “innovative”, dove la moderna architettura si sposa con metodologie didattiche, in cui il gioco libero e non condizionato diventa il fulcro di un insieme di buone pratiche.
Una fra tutte è il nido-scuola Clorofilla, situato nel centro di Milano, che accoglie bambini/e dai 6 mesi ai 6 anni, entro un progetto pedagogico di lunga durata che valorizza la continuità educativa e sostiene un approccio alla conoscenza che rispetta i tempi, le personalità e i talenti di ciascuno. Come scuola bilingue, la struttura si suddivide in due livelli, con diverse aree luminose ed ampie, capaci di accogliere l’Io e il Noi, il piccolo e il grande gruppo, la memoria individuale e quella collettiva, per consentire ad ogni bambino di sottrarsi allo sguardo dell’adulto. Al piano terreno sono presenti la piazza e un grande albero, metafora della linfa vitale che si rigenera. Al secondo piano sono presenti l’Atelier del corpo e del movimento (palestra) – con una parete per l’arrampicata dove i bambini possono scoprire in sicurezza il piacere di andare verso l’alto – l’Atelier del verde e l’Atelier del gusto, dove pranzano i bambini della scuola, con ampie vetrate che si affacciano sul giardino pensile. Senza dimenticare la presenza di una piccola e calda piscina per i bambini che frequentano il Servizio ma anche per le famiglie del quartiere e del territorio di Milano, come spazio aperto alla collettività.
Questa esperienza educativa è stata realizzata grazie all’apporto del Reggio Children, riconosciuto come una delle migliori esperienze pedagogiche al mondo. Nata più di quarant’anni fa nei Nidi e nelle Scuole dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia, la filosofia educativa del pensiero reggiano trova la sua ispirazione nelle idee di Loris Malaguzzi, promotore di una filosofia dell’educazione innovativa, capace di valorizzare quel patrimonio di potenzialità e risorse che si esplica nei “Cento linguaggi dei bambini”. Nel presupposto che il bambino nasca con “cento linguaggi”, diventa infatti compito prioritario dell’adulto ascoltarli, riconoscerli, valorizzarli favorendo situazioni in cui possano emergere molteplici potenzialità. I Cento linguaggi rappresentano così la metafora delle innumerevoli potenzialità dei processi creativi e conoscitivi di ognuno.
Per tale motivo, all’interno di queste realtà educative, vengono portati avanti i valori tipici dell’esperienza educativa, intesa non come mera trasmissione di saperi, ma sempre più caratterizzata come predisposizione di contesti favorenti la crescita e l’apprendimento soggettivo e di gruppo. Attraverso la comunicazione si realizza quel processo di interazione, nel quale l’ascolto diventa il presupposto per stare insieme e anche per acquisire il valore della democrazia come il criterio base della convivenza.
Seguendo tale ottica, inoltre, i genitori diventano partner essenziali del progetto educativo, sperimentando la propria funzione anche in un contesto più allargato di quello familiare, dove sia possibile confrontarsi, osservare diversi modelli di interazione e di sostegno allo sviluppo ed anche consolidare la fiducia nelle proprie capacità di saper “far crescere” i propri bambini.
E mentre il concorso di idee “Scuole Innovative” proposto dal MIUR, conclusosi ad ottobre 2016, ha visto la progettazione di 51 scuole nuove e altamente innovative, nell’immaginario collettivo si afferma sempre più un’idea di scuola sicura, sostenibile, bella e flessibile. Una scuola che metta al centro il benessere individuale degli alunni, ma anche un polo attrattivo per la comunità, dotata di ambienti informali in grado di favorire nuove forme di apprendimento e socializzazione. Secondo un’indagine effettuata da Ashoka, le regioni della Lombardia e del Lazio guidano l’innovazione scolastica, ma anche le Marche e la Toscana hanno diverse eccellenze. Nell’elenco delle scuole a innovare sono soprattutto quelle superiori (57%), in particolare gli istituti tecnici o professionali (61%), mentre i licei sono il 39%; l’82% delle scuole citate sono pubbliche, il 18% private. La prima in assoluto è l’IISS Majorana di Brindisi, celebre per aver avviato la rete Book in Progress ma anche prima scuola in Italia ad avere un Oculus Rift che utilizza per la didattica: una maschera che permette un’immersione a 360 gradi in un ambiente virtuale. Da fuori sembrano un paio d’occhialoni: una volta indossati, però, permettono all’utente le esperienze più varie, come vagare per il cosmo o visitare la Cappella Sistina.
Si parla spesso di una società del cambiamento, all’interno della quale nulla è dato per scontato e dove il trinomio educazione-sviluppo-innovazione camminano necessariamente di pari passo. Questo flusso di innovazioni e la realizzazione di idee progettuali e didattiche fuori dal comune risulta sicuramente vincente, come lo è stato per le scuole sopra menzionate. Ecco perché la società di oggi, ispirando le proprie finalità ai valori propri dell’esperienza educativa, deve centrare l’attenzione sull’individuo capace di apprendere all’interno di contesti sempre più flessibili, per formarlo come nuovo cittadino del domani aperto alla comunità, nonché al mondo.
Glenda Platania
Sitografia
La Buona Scuola, edilizia scolastica, 25 Novembre 2016: http://www.scuoleinnovative.it/
Nido Scuola Clorofilla, 16 Novembre 2016: http://www.nidoscuolaclorofilla.it/
Reggio Children, Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine, 16 Novembre 2016: http://www.reggiochildren.it/
EdilPortale, Le scuole innovative stanno per prendere forma, di Paola Mammarella, 25 Novembre 2016: http://www.edilportale.com/news/2016/10/progettazione/le-scuole-innovative-stanno-per-prendere-forma_54693_17.html
Vita, Bookazine, Le 28 scuole più innovative d’Italia, di Sara De Carli, 28 Novembre 2016: http://www.vita.it/it/article/2016/05/10/ecco-le-28-scuole-piu-innovative-ditalia/139341/
L’Espresso, Ecco i paradisi dei bambini, di Francesca Sirioni, 28 Novembre 2016: http://espresso.repubblica.it/visioni/2015/04/29/news/ecco-i-paradisi-dei-bambini-i-migliori-asili-nido-d-italia-1.209976