Le tecnologie legate alla Realtà Aumentata (AR) stanno progressivamente prendendo piede, mostrando via via potenzialità crescenti nell’ambito della formazione, dell’intrattenimento multimediale, videoludico e non solo. La AR oggi raffigura un concreto progresso destinato a integrare e modificare la nostra quotidianità in tutti gli ambiti e settori dell’attività umana e naturalmente anche nell’ambito educativo (e-learning).
Ma come si sposa la tecnologia con lo studio classico al quale siamo abituati?
La carta stampata, pur essendo la tecnologia di supporto comunicativo più diffusa, risulta essere un canale monomediale e unidirezionale. La realtà aumentata, in collegamento con un algoritmo in grado di riconoscere i contenuti delle pagine, può migliorare la comprensione di questo canale comunicativo, rendendolo dinamico e multimediale. La novità tecnologica portata dall’AR presuppone l’introduzione di rilevanti principi e procedure innovative, nel campo educativo e formativo, tali da poter essere utilizzate in classe. In questo modo si potrebbero creare nuove ed entusiasmanti modalità per permettere agli studenti di interagire in un ambiente circostante con più contenuti formativi (Gagliardi, 2017).
L’utilizzo della realtà aumentata in classe potrebbe migliorare l’interesse e la prestazione?
In uno studio condotto alla Facoltà di Tecnologia della National University of Malaysia, i ricercatori avevano l’obiettivo di valutare la percezione degli studenti sull’uso della realtà aumentata nell’apprendimento del funzionamento di un microprocessore. A questo scopo è stata sviluppata un’applicazione mobile che permettesse agli studenti di visionare le parti interne e il funzionamento dei microprocessori, integrando elementi di AR alla loro esperienza di apprendimento. Dai risultati evidenziati si è riscontrato che gli studenti erano soddisfatti dell’uso dell’applicazione basata su AR e in particolare gli studenti affermarono che:
- La tecnologia AR rende i contenuti più interessanti e permette ai partecipanti di essere più attivi nelle discussioni;
- L’utilizzo dell’AR diverte e spinge i partecipanti a completare i compiti assegnati, coadiuvando il processo di apprendimento. (Nazatul Aini, 2015)
In un’altra ricerca del 2017, sono state progettate una serie di attività centrate sullo studio dei dinosauri seguendo l’approccio dell’apprendimento esperienziale e sviluppando un software apposito di realtà aumentata per sostenere l’apprendimento degli studenti in tali attività didattiche. A questo scopo si sono selezionati due gruppi (due classi di scuola media); il primo gruppo: avrebbe utilizzato il software per lo studio dei dinosauri; mentre il secondo: avrebbe studiato le stesse nozioni senza l’ausilio del software.
I risultati ottenuti tramite questionari mostrano che questa particolare progettazione didattica sullo studio dei dinosauri aveva motivato gli studenti e aumentato il loro interesse nell’apprendimento. Infatti gli studenti che hanno utilizzato la tecnologia AR per acquisire tali nozioni hanno mostrato anche una migliore esperienza di apprendimento rispetto agli altri studenti che non avevano utilizzato la realtà aumentata. Inoltre, il gruppo che ha utilizzato il software di AR ha ottenuto un punteggio più alto nella valutazione della prestazione. Ciò sta a indicare come, in una certa misura, l’utilizzo della Realtà Aumentata per scopi didattici può migliorare l’esperienza di apprendimento, nonché i suoi risultati in termini di conoscenze acquisite. (Wei Guo, 2017)
Dunque, si potrebbe affermare che la Realtà Aumentata, permettendo nelle situazioni formative di aggiungere all’ambiente fisico contenuti virtuali, facilita la realizzazione di un apprendimento più efficace. Le esperienze didattiche immersive danno la possibilità di una forte interazione in tempo reale. Le modalità interattive, rendendo possibile sperimentare e verificare i fenomeni direttamente sul campo, coinvolgono gli alunni più intensamente anche dal punto di vista percettivo e intuitivo.
Secondo Giovanni Arduini, docente Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale e autore del libro “Realtà aumentata e nuove prospettive educative”, <<l’AR contribuisce a migliorare l’efficacia e l’attrattiva del processo dell’insegnamento apprendimento, produce scenari di vita reale in aula superando l’atmosfera di teoricità che solitamente si crea, produce stili di pensiero diversi, prepara a soluzioni creative e divergenti dei problemi della vita contemporanea>> [G. Arduini, 2012].
Dalle ricerche esaminate si evince chiaramente che, l’utilizzo dell’AR consente il passaggio da un metodo ‘insegno-ascolto” a un metodo di studio più attivo, partecipativo e coinvolgente. Anche dal punto di vista emotivo gli studenti si assumono la responsabilità del loro apprendimento e diventano partecipanti impegnati piuttosto che passivi osservatori. Questa modalità di svolgimento ed acquisizione dell’attività didattica consente di realizzare quello che viene anche definito come un apprendimento aumentato (augmented learning) sostenendo e arricchendo negli studenti le capacità creative e comunicative. (Gagliardi, 2017)
Perchè non pensare di implementare tale tecnologia a supporto di tutti gli studenti?
Leonardo Caramazza
Bibliografia
Arduini G. (2012), La realtà aumentata e nuove prospettive educative. Education Sciences & Society. Ri-pensare la pedagogia, ri-pensare l’educazione, pp. 209-216.
Nazatul Aini Abd Majid, Hazura Mohammed and Rossilawati Sulaiman. (2015). Students’ perception of mobile augmented reality applications in learning computer organization. Procedia – Social and Behavioral Sciences 176, (2015) 111 – 116.
R. Gagliardi, A. Gaetano, D. Sacchi. Comunicazione e Apprendimento “aumentati” in classe – Fare lezione a scuola con la realtà aumentata. BRICKS – ANNO 7 – NUMERO 1.
Wei Guo. Huali Sun. Shengna Long. Yaofeng Xue. Weiyun Chen. (2017). Utilizing Augmented Reality to Support Students’ Learning in Popular Science Courses. International Conference of Educational Innovation through Technology. 7-9 Dec. 2017.